UN LIBRO DI STORIE ILLUSTRATE
DELL'EMERGENTE
ANNA ITRI
Ringrazio l'autrice per la copia digitale.
CENNI BIOGRAFICI SULL’AUTRICE
Anna Itri nasce a Napoli nel 1994. Percepisce e
manifesta da subito un grande legame con l’espressione artistica tradotta in storie
narrate attraverso colori e linee. Si forma come autodidatta, spinta dalla passione.
Il suo stile si ispira al mondo dei manga ma è anche intriso di realismo, romanticismo e fantasiose visioni tipicamente fiabesche.
PETALI
DI EMOZIONI
Ph. Francesca Lucidi. Petali di Emozioni di Anna Irti, edizione digitale, 2020. Disponibile su Amazon, anche in cartaceo.
INFORMAZIONI GENERALI E STRUTTURA
L’autrice ha scelto l’autopubblicazione, avvalendosi
di collaboratori per editing e impaginazione.
Il volume è breve, e la lunghezza scelta è assolutamente
in linea con il tono generale dell’opera. Il libro è una raccolta di piccole
narrazioni che racchiudono elementi fiabeschi e favolistici.
Ritroviamo le fiabe nel magico che pervade ogni
personaggio, ambiente o fatto. Gli animali parlanti e le morali esplicite poste
alla fine di ogni stralcio richiamano i caratteri e gli intenti educativi
tipici della favola.
Stiamo parlando di un libro illustrato: ogni brano contiene
disegni narrativi con elementi che si inseriscono nel testo o che occupano una pagina
singola. Le illustrazioni mostrano quanto viene detto in parole, non aggiungono
nulla alla storia ma ne amplificano gli effetti materializzando personaggi e
visioni straordinarie. Lo stile delle parti grafiche è realistico, colorato e
semplice. La suggestione del mondo dei manga si ritrova nei grandi occhi dei
personaggi, ma alcune rappresentazioni sono perfettamente in linea con uno
stile classico da libro di fiabe per bambini in vecchio stile.
Le singole narrazioni sono precedute da una copertina non
illustrata dall’autrice ma realizzata graficamente. Le introduzioni visive
contengono titolo del brano ed elementi decorativi.
Il corpo centrale è racchiuso tra interventi personali
dell’autrice. L’introduzione è accorata ed evoca una sorta di “fanciullino” di Pascoliana
memoria, non con ardore filosofico ma con sincero invito all’immaginazione e ai
buoni sentimenti. Anna parla come un’amorevole amica, con un atteggiamento
quasi materno.
A conclusione vi sono numerosi ringraziamenti, sempre estremamente
accorati; a precederli, giochi illustrati che contengono rebus, numeri,
esercizi di osservazione.
I brani inseriti nel volume sono quattro: LA
CONIGLIETTA FUNNY, LUCCIOLA, NASINO NASINO e PETALI DI SPERANZA.
UNO SGUARDO AI QUATTRO BRANI
LA CONIGLIETTA FUNNY
Nel regno di Canu vive una ragazza di diciotto anni
chiamata Funny. La ragazza è per metà un coniglio, dalle sfumature violacee.
Funny è una sognatrice e, soprattutto, una sarta. La
ragazza vive con la grande speranza di poter vestire con una sua creazione
qualcuno di veramente importante. Il regno colorato di Canu è fatto di nuvole
pastello e carote dalle forme improbabili.
Una Principessa
e un Principe, come nelle migliori fiabe, stanno per convogliare a nozze.
Questo matrimonio non è solo un evento istituzionale ma un’occasione di
condivisione e festa per tutti gli abitanti del regno. La Principessa vuole un
abito speciale e indice un concorso che fa drizzare le orecchie di Funny: l’abito
scelto per le nozze sarà realizzato da un abitante di Canu; tutti sono invitati
a partecipare e solo il grande giorno la Principessa svelerà il vincitore
sfoggiando l’abito scelto.
Funny è umile, ma il suo grande cuore pulsa forte e
richiama la ragazza al suo sogno.
La piccola sarta metà coniglio si mette all’opera: purtroppo
i tessuti sono costosi e la ricerca non è facile… ma qualcosa, alla fine, attira
l’attenzione di Funny.
Riuscirà la nostra coniglietta a realizzare il suo più
grande desiderio? L’invito dell’autrice è rivolto a chi ha paura di non essere
all’altezza, a chi non ha condizioni di partenza facili, a chi nonostante tutto
questo non deve abbattersi.
Cosa rende speciale l’abito realizzato da Funny? Il
sentimento. L’emozione e la bellezza vengono raccontati come valori uniti
intimamente. La vera bellezza non è lo sfarzo, ciò che conta è la felicità che
non viene dalla ricchezza materiale ma dalla forza del cuore, dalla facoltà di
saper parlare agli animi e regalare un sorriso.
Ciò che conta davvero sono “i piccoli gesti fatti con
il cuore”.
LUCCIOLA
Questa è la storia di un bambino, Pietro, e del suo giocattolo,
Lucciola.
Lucciola è un panda rosso che emette una flebile luce
visibile solo al buio. I due sono inseparabili e vivono insieme numerose avventure
straordinarie, nella normale vita quotidiana che diventa uno scenario pieno di
sorprese grazie all’amicizia tra Pietro e Lucciola.
Un giorno Pietro si ammala e Lucciola è riposto sulla
sua poltrona davanti al letto del bambino. Il piccolo non ha la forza di alzarsi
e giocare con il suo più caro amico… ma qualcosa, di notte, inizia a muoversi.
Un cuore rosso diventerà il magico veicolo di un’energia misteriosa. Quante
volte ci è sembrato di vedere oggetti muoversi, giocattoli ammiccarci dai
grandi occhi lucidi.
Sì, Lucciola si animerà grazie alla più grande forza
che esiste al mondo. Quanto si soffre, però, quando si fa di tutto per
dimostrare a qualcuno il nostro affetto ma bisogna farlo senza farsi troppo
vedere. Disegni, dediche affettuose: il rapporto tra Pietro e Lucciola raggiungerà
un momento di vera magia.
Anni dopo, un adolescente sarà ancora in grado di
rievocare l’incantesimo fatto di amore e immaginazione?
Anna è una bambina gentile che vuole molto bene alla
sua coniglietta nera di nome Bonnie. Le due, pur essendo di sue specie diverse,
riescono a vivere un legame profondo fatto di sguardi e soprattutto di gesti
semplici ma allo stesso tempo assai potenti… come lo sfregarsi i nasi in segno
di saluto e presenza, una presenza reale fatta di cura e attenzione.
Un giorno, Anna corre a chiamare Bonnie, come ogni
mattina: nessuna “risposta”. La coniglietta è finita nel “mondo dei sogni”,
così spiega la mamma ad Anna. Un legame così non si può dimenticare, e proprio
il sogno sarà il luogo dove un grande arcobaleno accoglierà Anna per mostrargli
come l’Amore non muore mai, e come veglia su di noi anche quando non ne vediamo
la fisica manifestazione.
Un coniglietto piccolo piccolo sarà una visione e, poi,
una speranza. L’Amore non si esaurisce, come la vita: queste energie si trasformano
e possono fare cose straordinarie!
L’ultimo brano è anche il più lungo della raccolta: è
una fiaba in piena regola, ma moderna e intrisa di temi e valori assolutamente
attuali. Ovviamente non si raccontano le cose in modo letterale: i personaggi
sono simboli, le vicende sono inviti alla riflessione vestiti di colori e
fantasia.
In un villaggio c’è una strana leggenda che inquieta
la popolazione: si parla di distruzione. La vegetazione sta iniziando a
scomparire, ma prima di tutto questo un misterioso bambino compare davanti a
una porta.
Una donna riceve da un petalo un messaggio e un fagottino
dalla pelle scura da accudire.
Il bambino, però, ha delle particolarità che vengono
celate al resto della gente… che non ricorda la notte della venuta del “dono”:
tutti ne sono usciti trasognati e solo una donna sa, e compie il suo amorevole
dovere di madre attenta.
Anemone, così si chiama il bambino, vive un po' in
disparte: la gente lo vede diverso e lo guarda con sospetto, anche se la vera
particolarità di Anemone viene tenuta ben nascosta.
La gente, però, non è tutta scontrosa. Il bambino,
divenuto pian piano ragazzo, ha un caro amico di nome Elias.
Anemone nasconde sotto gli abiti dei germogli che continuano
a uscirgli dalla pelle: meravigliosi racemi e fiori che lui strappa brutalmente
per sentirsi come tutti gli altri.
Un giorno, durante il bagno, un germoglio fa capolino
dal cuore di Anemone. Il ragazzo, che ha ormai quindici anni, tenta di
strapparlo con forza ma prova un terribile dolore. Sentendo i lamenti del figlio,
la mamma accorre da Anemone e comprende la situazione. Ormai è chiaro che quei
rami sono parti vitali per il ragazzo; se li estirpa si fa del male, se li
mostra rischia l’ira della superstizione dell’ignoranza. Dopotutto, nel
villaggio ancora circola la paura di una catastrofe, e la vegetazione intorno
alle case sta misteriosamente scomparendo.
Un giorno il segreto di Anemone viene scoperto, il
ragazzo fugge verso un luogo che per anni ha esplorato con Elias, e lo ha fatto
sentire sempre “a casa”. Ci si chiede chi sia la vera mamma di Anemone: petali
fluttuanti, una grotta e il tempo daranno la risposta.
Questa è una storia di fedeltà, di amicizia e amore
vero, di coraggio. Attraverso la storia di Anemone si comprende il valore della
distanza, della forza di fare la cosa giusta… la facoltà di star vicino a chi
amiamo anche se possiamo farlo solo in modi che non ci saremmo aspettati.
Ognuno ha splendide particolarità che bisogna
difendere e mostrare fieramente. Essere sé stessi crea rapporti profondi;
essere sé stessi spesso è difficile, ma che senso ha strapparci dal cuore i fiori
della nostra unicità se il cuore viene via con quello stesso gesto?
RECENSIONE
Anna incarna i pregi delle sue storie: emana buoni
sentimenti, è fatta di sogno e di fantasia; è forte e delicata nella volontà di
comunicare un messaggio.
I suoi disegni sono confortanti, le sue narrazioni
sono essenziali e fatte di fascinazioni che si vestono semplicemente di felicità,
purezza e vibrazioni positive… un po' come gli abiti cuciti dalla sua Funny.
La sensibilità di Anna è grandissima: provoca risonanze
di vissuto generale, ma anche personale, in ogni cosa che l’autrice crea. La
coniglietta Bonnie è la materializzazione di un ricordo, di un affetto. I rami che
sgorgano dal corpo del personaggio di Anemone sono la trasfigurazione poetica
dell’unicità che ognuno di noi deve difendere e rispettare. Anna è unica, e fiera
del suo essere romantica, ma è anche decisa a voler fare la sua parte nel mondo
veicolando semplicemente il bene. È piacevole vedere che ancora si voglia parlare
di amicizia, di storie fantastiche e di piccolezze che riverberano onde di luce
immensa: nessuna tragedia, niente apocalisse o violenza… solo invenzioni che
diventano reali perché le morali alla fine di ogni storia parlano di tutti noi.
Questa autrice ha il dono della passione più vera e sincera; però, l’energia
deve essere ben indirizzata e bilanciata dal pensiero, da un distacco salutare
che faccia da dosatore di elementi: ogni formula magica necessità di rituali,
regole e ordine.
Purtroppo, sono inciampata in momenti di sintassi
spigolosa o incidentata; le parole scelte, a volte, non sono nell’ordine giusto
e il significato ne risente, la lettura ne soffre. L’accorata introduzione che
si rivolge agli adulti, bisognosi di ricordare il bambino che sono stati, chiama un target di pubblico che nel complesso non risulta ben definito. È sicuramente
un libro adatto ai bambini, soprattutto, ma anche ai grandi. I giochi posti a fine
volume sono un’idea deliziosa ma di una tipologia maggiormente pertinente a un
prodotto per i più piccoli. Durante la narrazione ci si rivolge ancora agli
adulti: credo che, per l’appunto, il target debba essere meglio definito e
rispettato in ogni parte del testo che richiama il tipo di pubblico a cui ci si
rivolge.
Anna è molto attiva sui social ed è amante della
collaborazione: al termine del libro, l’autrice mostra alcune illustrazioni
fatte dai suoi lettori, per un contest. I ringraziamenti prendono una grande
quantità di spazio se si conta che il corpo principale della raccolta è breve.
Sarebbe bello se avendo una grande fantasia e una innata
capacità manuale riuscissi a costruirmi una casa fatta di zucchero. Sarebbe straordinario
prendere un pezzetto di muro per dolcificarmi una cioccolata calda… però siamo
nel mondo reale: ok la magia, ma se un giorno il sole picchiasse più forte
rischierei di vedere la mia bella casa di zucchero sciogliersi… e resterei
anche senza un tetto sulla testa!
Consiglio ad Anna di considerare una nuova edizione avendo bene a mente il target e rispettando questa coordinata nelle scelte fatte per il testo. Una rilettura dei brani potrebbe aiutare ad appianare le parti dove non vogliamo che il lettore perda l’equilibrio, e magari rovesci la fetta di gustoso dolce che Anna ci regala.
Grazie e buona lettura!