di
CONNY MELCHIORRE
- Anno di Pubblicazione: 2022
- Editrice: Autopubblicazione
- Prezzo di copertina: Non presente
- Pagine 114
- Illustrato
DALLA QUARTA DI COPERTINA
“Vi va di Sbirciare con me? Allora salite sulla slitta dell’immaginazione. È arrivato il momento di partire verso il magico mondo dei ricordi di Santa Clauss…”
L’AUTRICE
Conny Melchiorre è nata a Lanciano
(CH), il 27 ottobre del 1977. È laureata in Filosofia e Scienze Pedagogiche.
Attualmente è docente di ruolo di Filosofia e Storia. Collabora con diverse testate
giornaliste, con il titolo di “pubblicista”. La sua passione per lo scrivere la
porta a organizzare corsi di scrittura creativa e a non fermarsi mai nel suo
esplorare il mondo dei media e della comunicazione.
I suoi romanzi: Fiori d’Oriente, Lettere di Stagione, I
racconti del Focolare, T’Amo ed altre storie.
COS’È?
Un memoriale, un insieme di racconti e narratori che si intrecciano tra loro. Una lettura per tutte le età dal linguaggio d’altri tempi, ma semplice, democratico e poetico come i valori di cui ci fa dono, tra le pagine.
DI COSA PARLA?
Babbo Natale quanto sa di noi… lettere
su lettere, per non parlare degli animali domestici che una volta all’anno
acquistano il dono della parola e degli elfi che stanno nascosti nelle case e controllano,
appuntano e riferiscono. È così facile abbandonare ogni reticenza quando ci si
confida ai sogni, alle fantasie, a magici amici che confermano la loro effettiva
esistenza nella nostra fede in essi. Ma, questa volta, è Babbo Natale, invece,
a confidarsi a noi, a raccontarsi.
Per custodire i segreti ricordi delle sue avventure ha uno
scrigno speciale, sarà disposto ad aprirlo per renderci partecipi di
straordinari incontri, commoventi riflessioni e divertenti fattarelli. Come dite?
I segreti non sono più tali se vengono condivisi? Beh, qui ci si guadagna il
diritto di cronaca grazie alla collettiva magica atmosfera della speranza e
della volontà che possono far accadere l’impossibile e rendere straordinario ogni
più piccolo particolare se carico d’amore e curiosità verso il prossimo, senza
pregiudizio. E poi Clauss rammenta bene: “Le storie se non sono raccontate agli
altri sono perse per sempre.”
E ADESSO,
ADDENTRIAMOCI IN UNA
CASETTA ACCOGLIENTE, MENTRE FUORI NEVICA E IL VENTO STA AD ASCOLTARE
«Sono
sempre stato così, un misto di fantasia e realtà, tra passato, presente e
futuro.
Cos’è la realtà se non ciò che per noi esiste davvero?
Nessun sogno, desiderio, preoccupazione o visione è davvero impalpabile. Babbo
Natale cos’è se non una speranza, un’elaborazione segreta dei pensieri più intimi?
Da adulti ci si dimentica di quando da bambini si sapeva desiderare ancora
autonomamente. Di come il valore delle cose avesse una preziosità e un peso
così intimo da dover proteggere. Qui, dal passato si può recuperare il sapore
dolce del ricordo di quelle sensazioni e valori, dopotutto Babbo Natale è nato
come un semplice ragazzo, chiamato Clauss, che si sentiva diverso dagli altri,
e lo era, ma aveva comunque il coraggio di essere sé stesso: quello che ama i
cuccioli e nota ogni più piccolo aspetto della realtà discernendone verità e
importanza.
Clauss era generoso, povero in
canna e con lo stomaco abbastanza vuoto. Ma la generosità gli ha sempre saziato
il cuore, portando nel mondo una generosa forma di amicizia che gli ha permesso,
ad esempio, di incontrare Siku. Chi è? Un bastoncino di legno. Poca cosa,
direte voi. Ma se vi confidassi che proprio Siku ha dato origine alla nascita
dello Scrigno dei ricordi?
Amelia, la moglie di Clauss, adora
rivedere gli oggetti che vi sono contenuti e le storie che raccontano. Anche i bimbi
elfi non si stancano mai di meravigliarsi delle cartoline di Natale dal mondo,
con i conseguenti resoconti di strane tradizioni. Quale preferisco io di
queste? Sicuramente Le ragnatele di Natale… Beh, posso solo dire che
questa lettura ha la facoltà di mostrare come la povertà possa portare nel
mondo grandi gesta di bellezza che meritano la nostra attenzione, e la nostra
cura. Ed è proprio questo che fa il libro di Conny, si prende cura di poveri e
piccolissimi particolari: da un topolino, a un fiore, a un viso affamato che si
nasconde.
Alla luce del naso della renna Rudolf,
possiamo sfogliare le pagine del mondo per sbirciare dove l’uomo soffre e può
rinascere, dove un male può essere estirpato. Il valore del raccontare, qui,
non è mai autoreferenziale. Si ascolta ma si partecipa anche, se si vuole.
Dopotutto non è solo Clauss a prendere la parola tra le pagine.
Un’accortezza? Conservate o
rinvigorite la vostra innocenza e il vostro puro amore per le cose belle, belle
davvero, ma non fate che ciò vi oscuri lo sguardo nello scorgere anche ciò che
proprio così grazioso non è, tipo i Krampus, brutti ceffi di cui saprete un bel
po', grazie allo scrigno.
Da bravi osservatori si può dischiudere l’aspetto di ciò che vediamo per trovarne lo spirito e cambiarlo per giunta! E se vi dicessi che così potrete anche esaudire un desiderio?
LA MIA CITAZIONE PREFERITA
«Anche quando la situazione sembra irrisolvibile, i sogni si possono coltivare e un fiore può nascere fuori stagione.»
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