Testo
di Valentina Lini
Illustrazioni
di Alessia Ferretti
Ph Francesca Lucidi
PROIEZIONI D’AMORE, BELLEZZE BLU CHE DALLA
FINESTRA PROFETIZZANO
Edito nel 2020, LA PRINCIPESSA D’OMBRA è un altro
indimenticabile albo illustrato della casa editrice BALENA GOBBA; un albo artistico,
un “gioiello” che unisce fiabe, verità antiche, con veri e propri affreschi su
carta. Storie reali che forse nel tempo hanno mantenuto la loro natura straordinaria
divenendo la testimonianza più resistente al tempo: la leggenda.
Libri orizzontali in copertina rigida che si fanno
finestre, specialmente in questo caso, su mondi lontani e su storie che
attraverso i secoli portano una voce d’instancabile canto. Balena Gobba ci
restituisce temi come l’amore, il dolore, la morte e la speranza. Può un’ombra
riportare la luce su un regno piegato dalla tristezza? Valentina Lini e Alessia
Ferretti ci raccontano la loro versione, comunque molto fedele all’originale,
della leggenda originaria delle OMBRE CINESI: toni regali dell’oro e del blu, legati
all’antica arte orafa del Tian Tsui; figure sfumate e uno stile materico aprono
i sensi a un pensiero da toccare. Sinestesie calibrate, nate da una sensibilità
inusuale, producono uno spettacolo a cui sono invitati i dolci amanti della
bellezza concettuale. Un libro che deve essere mostrato, sul tavolo da salotto,
tra gli scaffali di una libreria. Questo volume può essere uno scorcio veloce verso
una narrazione efficace perché breve ed emozionale. Gli occhi si perdono in
figure che vanno oltre il semplice illustrare. Ribadisco la mia impressione di
trovarmi di fronte a un ciclo di affreschi. Balena Gobba l’ho già definita una
vera e propria galleria d’arte. Immagini e parole si stringono in un abbraccio
efficace; possono però anche essere fruite separatamente. Vi sfido a leggere
solo seguendo le figure: tutto è chiaro, le sensazioni arrivano da occhi che
sono fessure dalla massima espressività; i tessuti ci svegliano un tatto che
pare poggiarsi su sete e tappeti; il cuore sussulta scorgendo due sposi. Ogni
movimento dei personaggi è magia e realtà.
Ph Francesca Lucidi
Siamo in Cina, tantissimi anni fa; potrebbe essere anche
ieri e in luogo vicino a noi. Uno sposo afflitto e la mancanza incolmabile; uno
stratagemma che parte da un bisogno pratico riesce a mimare il mal tolto e a
far risvegliare la speranza. Si rinasce da soli, ma ogni tentativo, seppur
goffo, di stare vicino a chi ha un dolore insanabile può dare una spinta a ciò
che in modo misterioso fa risollevare chi è stato brutalmente piegato dalla
sorte, dalla morte. Non credo c’entri solo lo spirito di sopravvivenza… io
credo che le ombre possano parlare, credo che non tutto si possa spiegare; la
vita si vive, la vita non si definisce.
Ph Francesca Lucidi
Albo adatto a grandi e piccoli lettori, per fruizioni diverse e intercambiabili.
LA LEGGENDA DELL’IMPERATORE WU
La storia raccontata nell’albo riprende le vicende
dell’imperatore cinese Han Wudi (regnante dal 141 all’87 a.C.). Si narra che
Wudi divenne terribilmente triste per morte della concubina Li Furen, morta
prematuramente. Gli eunuchi della corte si arrovellavano nella testa alla
ricerca di una soluzione, dato che lo stato dell’imperatore poteva compromettere
la salute del regno. Fu escogitato, così, uno stratagemma atto a proiettare l’ombra
di Li… tramite una figura di legno e gli effetti di luce su una tenda.
Ph Francesca Lucidi
L’albo, invece, mette in campo uno sciamano originale,
e profondamente osservatore. È incredibile quanto la vita quotidiana nasconda
genialità e soluzioni ingegnose, basta fare solo attenzione. Un inganno ben
riuscito e un cuore che si ristora. Lo svelamento della verità avrà tremende conseguenze?
Un martin pescatore osserva la scena, qui, vicino a noi sul davanzale di una
pagina. Tre piume e un presagio… la speranza e i suoi misteri.
Nella storia “vera”, Wudi ha vissuto per molti anni e
ha avuto due mogli, numerose concubine e ben nove figli.
L’ARTE CINESE DEL TIAN TSUI
Il TIan Tsui è un’antichissima arte orafa
cinese che è sopravvissuta per ben duemila anni. Consisteva nell’incastonatura,
tramite una colla ricavata dalle capre, di piume di martin pescatore fatte a
pezzi. L’acceso colore blu non veniva dal cromatismo delle piume ma da un gioco
di luci, da effetti prismatici. Ciò non può non richiamare l’illusione e la
magia ingannatrice delle ombre cinesi: in questo albo i significati si stratificano
come gemme su una regale tiara.
Purtroppo la pratica portò alla decimazione dei poveri
uccellini. Il tutto fu cessato solo negli anni Quaranta, con la Rivoluzione Cinese.
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