di
ANNALISA STRADA
Illustrazioni di Gregorio de Laurentis
DISABILITÀ E SUPERPOTERI, TRA
DISEGNI ESILARANTI E PAROLE INDIMENTICABILI
Ph Francesca Lucidi
INTRODUZIONE
“UNO,
DUE, TRE E QUATTRO CON UN GRAN RITMO.
HO
PROVATO ANCH’IO. MI SONO IMPEGNATA.
UNO,
DUE, TRE E… DOVE ERA FINITO IL QUATTRO?”
˜
Una dolcissima storia illustrata edita da Giunti
Editore nel 2020; adatta ai bambini al di sopra dei sette anni.
Un piccolo libro, che con i suoi disegni
simpaticissimi propone un messaggio enorme: questo non è un volume qualsiasi,
qui abbiamo un SUPERLIBRO! Sui superpoteri. Pensate si parli di creature straordinarie,
beh, un po' forse è vero, ma niente di fantascientifico: gatti, una famiglia, due
cani attaccabrighe… e CIRCE!
Un nome assai importante, per chi? Per una gattina
nata insieme ad altre tre sorelle. Dentro una piccola cesta colma di peli e amore,
ecco che una piccola micia inizia la sua vita circondata da attenzioni particolari.
Attenzione! Qui tutti possono imparare cosa significa scoprire un superpotere, piccoli e grandi lettori. Non si tratta di avere qualcosa in più; già, Circe si accorge che non tutto va come dovrebbe andare, nel suo corpo. Ma essere super è qualcosa che viene da dentro. Disabilità, coraggio e simpatia: le tre guide che possono accompagnare chiunque a scoprire il mondo della diversità, delle difficoltà, della paura.
TRAMA, ANALISI E CONSIDERAZIONI
“E
POI CI SONO IO!”
Circe si accorge subito che la mamma la lecca e la coccola
di più, rispetto alle altre sorelle. Gli umani circondano la micia di altrettante
attenzioni, accompagnando le carezze con frasi del tipo “Ma è normale?”, “Poverina!”.
All’inizio non capiamo bene cosa possa avere Circe: il disegnatore è stato ben
sapiente nel nascondere un piccolo particolare dalle varie inquadrature delle ciccette
della gattina.
Bisogna presto lasciare il cesto! Fuori c’è un mondo
da esplorare. Circe si accorge di essere più lenta delle sue sorelle, e resta
sempre dietro… ma l’erba ha per lei l’inebriante profumo che ha per tutti.
A volte, una difficoltà è il motore che ci mette
davanti a noi stessi, alle nostre debolezze, alle verità esteriori e interiori.
Circe dovrà vedersela con Gogo, un barborcino scarsamente amichevole. Una corsa
su un albero, una sorellina spaventata che la aspetta da sopra un ramo. Denti
affilati da una parte, un tronco da scalare dall’altra, cosa succederà a Circe?
“DI
NUOVO MI SONO ACCORTA CHE C’ERA QUALCOSA DI STRAVAGANTE: NON ANDAVO DRITTA E
DOVEVO CONTINUAMENTE RIPRENDERE LA MIRA SULL’ALBERO.”
Nel momento di massima tensione credete che la micia
si dia per vinta? Non esiste! Lì nascerà un SUPERGATTO.
Dall’alto due occhietti guardano in basso, sulla superficie
riflettente di una pozzanghera:
“E SUL RAMO CHE SI SPECCHIAVA DI SOTTO C’ERA UN GATTO. ERO IO. UN SUPERGATTO A TRE ZAMPE!”
Tutto scorre veloce in questa parentesi di puro
panico. Qualcuno potrebbe pensare che l’autoefficacia di Circe venga annientata
da una scoperta così sconvolgente, e che non può fare altro che sentirsi
spacciata: no!
“NON
ERO DIVENTATA ALL’IMPROVVISO PIÙ CORAGGIOSA, ERO SOLO MOLTO ATTENTA A USARE
BENE I MIEI POTERI”.
Da qui esplode la forza comunicativa di questa storia.
Tutto appare molto reale e quotidiano: l’imbarazzo degli altri verso la
diversità, tradotto in attenzioni maggiori che mettono forse anche un po' a
disagio. Il confronto con le evidenti difficoltà oggettive nell’essere come gli
altri, nel fare le cose allo stesso modo. L’amore fa molto, ma la comprensione
e l’accettazione sono i veri miracoli per una vita piena anche se si nasce destinati
al superpotere della resistenza, della resilienza e della caparbietà; vogliamo
poi parlare dell’atteggiamento positivo e attivo di chi si sente di poter sempre
agire nel contesto? Una variante ambientale (e di sfiga?) ci ha messo lo zampino?
Ok, mettiamola a cuccia con le varianti decisionali di chi riesce a restare in
equilibrio, e anche se non sta dritto è comunque equilibrato nel suo modo, con
i suoi mezzi, con i suoi superpoteri.
Una gattina a tre zampe riesce a salvare la sorella
perfettamente sana… e sappiate che le sfide non finiranno qui, anzi.
Mi butto a capofitto in questi volumi piccoli, semplici,
ENORMI, sapete perché? Insegnano il tatto. Gli adulti sono contenitori
strabordanti di regole, nozioni, aspettative e arrivismo. Vogliamo sembrare
buoni, perfetti, infallibili. Non a caso i bambini riescono ad affrontare tutto
molto meglio di noi. Loro sono pure antenne che recepiscono tutto, non hanno
tanti filtri e, se non contiamo le influenze da parte degli adulti, riescono
sempre a trovare un loro modo per fare le cose. Noi abbiamo mal di schiena
appena alziamo una cassa di acqua, loro scavalcano lettini immensi o letti a
castello giganti. Questo solo perché hanno articolazioni senza artrosi? No, i
bambini sono “flessibili”, in tutto. La comunicazione indirizzata a loro è
dritta, empatica, efficace e sincera. I libri per bambini sono più veritieri di
tanti tomi che promettono risposte assolute.
Questo volume è assolutamente ben riuscito, come molti
altri che sto leggendo in questo periodo. Anche io, come Circe, sto un po' sbandando…
ma grazie alla rieducazione alla vita e alle emozioni che certe storie sanno regalare,
voglio tornare ad essere abile per un invito su un letto a castello, da cui
vedere il mondo con gli occhi puri e coraggiosi.
Questo è il senso della letteratura per l’infanzia, o
per ragazzi, l’educazione. L’anagrafe non ci faccia arrivare il messaggio che
siamo belli e finiti, fatti e pronti all’uso. Siamo esseri in continua
evoluzione, e di tatto ne perdiamo spesso, con gli anni. Vi invito a cimentarvi
in attività diverse, a confrontarvi con qualcosa che sia gioco, scoperta. Sappiamo
affrontare la vita solo a calcoli e confusione, ma non è colpa nostra, non
tutta.
Ricordiamoci che abbiamo il diritto a migliorare, a
sognare… ad avere dei SUPERPOTERI, ed anche a saper parlare di diversità,
disabilità, malattie, senza attingere da espressioni sciocche nate da un certo
tipo di giornalismo sensazionalista, o da qualche sito di “frasi per ogni
occasione”.
“SICCOME
SONO UN SUPERGATTO, MENTRE ACCELERAVO CON LE MIE TRE ZAMPE IN VERSIONE TURBO,
HO TROVATO PERSINO IL TEMPO DI FARE UN RAGIONAMENTO. GIÀ, PERCHÉ PER TUTTI NOI
CHE SIAMO SUPER LA PAURA NON È UN FRENO, MA UNA MARCIA IN PIÙ PER FAR
FUNZIONARE LA TESTA.”
Vi abbraccio.
Se volete acquistare il volume basta cliccare qui QUI: grazie alla mia affiliazione con Amazon si aprirà la pagina dedicata al prodotto nello shop. Se acquisterete tramite il mio link potrete permettere al Penny Blood Blog di ottenere delle monete virtuali, fornite da Amazon, da investire in altri volumi sui quali discorrere insieme!
Grazie!