UN DARK FANTASY
di
TONY SANDOVAL
INTRODUZIONE
A circa cinque anni dalla sua nascita, ecco che MILLE
TEMPESTE di Tony Sandoval torna con una nuova edizione 2020 targata,
ovviamente, Tunué.
Ricordo che la Tunué si occupa delle pubblicazioni di
Tony Sandoval dal 2011.
Vi parlai già di questo autore e illustratore quando
discorremmo de IL CADAVERE E IL SOFÀ, graphic novel datato 2007 e pubblicato in
Italia da Tunué nel 2011 e nel 2014. Per la biografia dell’artista basta
cliccare QUI: verrete reindirizzati al contenuto che vi ho citato così potrete
conoscere la curiosa e coraggiosa vita di Tony Sandoval, e saperne di più sulle
sue idee di stile; in ogni modo qui torneremo su alcuni punti.
CENNI SULLA TRAMA, AFFACCIANDOCI APPENA
OLTRE LO SPAZIO DI DUE ALBERI UNITI
Lisa è una giovanissima ragazza dall’aspetto diverso… dalle abitudini inusuali. Sua madre è
morta e suo padre è separato da un “fossato”, così si dice; non capiamo dove
sia il genitore, fatto sta che Lisa vive con la madrina e con il figlio della
donna, Bruno.
Lisa passa le sue giornate un po' distaccata dai gruppi dei suoi coetanei che giocano per le strade. Anche lei gioca in giro, ma preferisce i boschi, la sabbia, l’erba e soprattutto i sassi. Sì, lei colleziona sassi strani e ossa: passione piuttosto bizzarra per chiunque.
Lisa ha
diversi segreti, uno la preoccupa particolarmente: ama ancora giocare con le
bambole, si affretta a nasconderle quando viene scovata da qualche amico che
tenta di convincerla a unirsi al gruppo, si vergogna molto quando la madrina le comunica di averla scoperta e la rimprovera. Il rimprovero della donna è,
però, amorevole: invita la ragazza a trovarsi un lavoretto e le propone un
posto da cameriera; la conversazione avviene mentre la madrina medica le mani
ferite di Lisa… beh, la ragazza è passata in uno strano portale. Durante una
delle sue scorribande, Lisa è attirata da un albero doppio, diviso in due
tronchi… sembra quasi ricordare una porta, delle voci sembrano chiamarla, lei
passa oltre e si ritrova in un “dove” diverso. Niente pare troppo strano alla sua curiosa attenzione che viene indirizzata verso uno spaventoso teschio,
apparentemente animale, al quale Lisa asporta con difficoltà i denti… dato che
quella testa morta parte non volersi far prendere.
Mentre la madrina le medica le mani, e Lisa nasconde
i piedi sporchi, stretti nelle piccole infradito, la ragazza non pensa alla sua
avventura ma più all’impellente problema del dover crescere. La conversazione
fra le due è sotto gli occhi di qualcuno che si nasconde nell’ombra: Bruno. Il
ragazzo è un integerrimo individuo dedito allo studio, invidioso dell’intelligenza di
Lisa che pare non necessitare di troppo sforzo nei compiti.
Bruno ha un piano: dimostrare che Lisa non è solo
strana… ma è, soprattutto, una strega.
La ragazza inizia a lavorare, a servire ai tavoli in
un locale poco attraente e tra visi segnati dal tempo che ricordano di
segnali di sciagura, di strane cose viste e avvertite: si sa, c’è sempre
qualche strano personaggio del paese che afferma cose a cui nessuno vuol credere.
Le giornate si susseguono tra il servire caffè e il passaggio oltre gli alberi:
qualcuno sussurra “Regina”, altri oscuri personaggi inneggiano a un nome, a
Ojdre; strane organizzazioni si adoperano, schiere si organizzano e qualcuno
rivuole ciò che è suo.
Tra anormali dimensioni, tra segreti e lontananze non
spiegate, continua la vita di una normale preadolescente. Il corpo di Lisa sta
cambiando, qualcuno nota il suo seno e avrà anche l’ardire di volerlo toccare!
Lisa è ingenua, pura… ma i suoi naturali istinti pizzicano, così come la
curiosità e l’impavida ricerca di un posto diverso, magari dove sentirsi meno
fuori posto.
Juan è lì, a portata d’occhi. Lisa lo nota e pare
arrossire sul suo colorito cinereo. I due si parlano, e Juan si rende per la
prima volta conto della straordinaria bellezza della ragazza dai capelli
bianchi. I due si baciano: è quasi una “tempesta”, Lisa scappa… e proprio
una tempesta determinerà il destino di Juan.
Lisa attira l’attenzione dei maschi, ma non tutti
hanno intenti bonari. La “caccia alle streghe” è stata organizzata. Bruno,
però, nonostante controlli la purezza dei suoi adepti, adoperandosi anche con
acqua benedetta, non riesce a controllare gli altri “cacciatori”. Alla fine, a
dei ragazzini interessa davvero prendersela con una loro coetanea in modo così
crudele? Poi Lisa è così bella, e anche gentile, trasognata.
Chi voleva scacciare un male che ai nostri occhi pare inesistente, con finalità tutt'altro che disinteressate, forse farà un
passo di troppo. Chi riuscirà ad arrivare tra le case e, soprattutto, tra i
bambini?
Un uomo vestito di nero torna, porta con sé una borsa.
Una lotta, morti e patti. La storia di Lisa vi porterà in un mondo fantasioso
ricco di simboli alti, e significati quotidiani che hanno la loro dignità e la
loro magica importanza.
Non aspettatevi tutte le risposte: Sandoval è un
maestro delle sfumature e degli orizzonti ampliati.
La fantasia spesso non mette tutti i punti, come la
vita reale.
ANALISI E CONSIDERAZIONI
Sandoval propone il suo stile pittorico, i lievi
tocchi dell’acquerello rendono questo piccolo volume un portale verso uno dei mondi
dell’autore, che sempre nascondono infinite evoluzioni, tumulti, attraverso il
racconto delle vite di adolescenti mossi da pulsioni naturali… pur in
situazioni dolorose, innaturali e scioccanti per chiunque.
Aprendo MILLE TEMPESTE veniamo accolti da una
copertina che anche internamente presenta personaggi e scenari, seppur
abbozzati. La storia inizia con ovali irregolari che, dividendosi gli spazi,
introducono al personaggio di Lisa, con le informazioni che per lei contano di
più: la sua passione per sassi strani e ossa, il padre misteriosamente assente;
la morte della madre magistralmente nominata nel contesto di una illustrazione
che vede Lisa dibattersi in acqua per poi uscirne. Abbiamo davanti un chiaro emblema
della nascita, dell’elemento materno, dell’atto generativo.
Ph Francesca Lucidi
Questa
introduzione divide la nostra comprensione tra le informazioni esplicite e le
scene mostrate dalle immagini, a loro volta divise tra i gesti immediati e i
simboli.
Come gli è consueto, Sandoval parla di giovanissimi,
della loro crescita fisica e del loro andar per il mondo con un fare ancora
trasognato, con ancora la facoltà di vedere e sentire in modo amplificato.
Caro all’autore è il ruolo della leggenda e del fantastico,
che nella cultura messicana fa parte della vita delle persone in modo
capillare. Le origini di Sandoval si ritrovano nel modo di pensare dei
personaggi, nelle umili case, nei tavolacci che ricoprono tutto; nelle orde di
ragazzini che vivono la strada e il vicinato, e ancora corrono a fare piccoli
servizi per la famiglia.
In questa cornice familiare si aprono tre panorami: il
mondo appartato e misterioso di Lisa, una ragazza albina additata come “figlia
del diavolo”, che è felice nel suo spazio fatto delle cose che le piacciono; ci
sono creature terribili che voglio uscire dalla loro dimensione; c’è la vita di
una comunità dove il pregiudizio è presente anche tra i ragazzi. Gli stereotipi
diventano una “caccia alle streghe”, un po' per gioco per alcuni, e tanto per
invidia nel caso di Bruno.
Questi spazi divisi entreranno in contatto tramite i
due grandi motori dell’azione: l’amore e l’odio.
In Sandoval si vedono spesso i primi amori, i primi
approcci fisici mostrati in modo esplicito attraverso le illustrazioni; il
fatto, però, non appare volgare ma tenero, e risulta dolcemente naturale.
MILLE TEMPESTE mostra gli sconvolgimenti atmosferici
dei sentimenti, del male e dell’amicizia.
Ph Francesca Lucidi
Purtroppo, qualcuno ci rimetterà la vita. Per qualcun
altro, invece, la vita cambierà per andare incontro al destino. La sorte di
Lisa è segnata?
Una caverna pronuncia sussurri, e il futuro aleggia
tra fantasmatici flash.
Sandoval riesce a trattare dell’umanità scardinando le
porte del sogno e dell’incubo. Ciò che resta è sempre la scelta, le azioni. Le
sue produzioni restano spesso sospese, come una giovane vita che dovrà, da
sola, prendere le proprie decisioni. Anche il lettore dovrà un po' creare il futuro
della storia…
Personalmente avrei preferito saperne di più, magari
più avanti… chissà!
Consiglio questa lettura a chi ama il fantasy, il dark
e le storie di vita quotidiana; anche se la quotidianità di Sandoval è sempre
aperta verso l’incredibile, la tensione, l’orrore.
Un elmo e dei gelidi occhi color ghiaccio. Anche
questa volta, le oscure invenzioni di Sandoval restano fedeli alle proprie peculiarità
rinnovando i tratti in relazione a personaggi, emozioni ed effetti.
Alla fine del volume potremo anche dare un fuggevole
sguardo a un contenuto “BONUS”, a voi la scoperta.
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